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La ricerca farmacologica realizza farmaci sempre più efficaci e attivi, in grado di combattere gravi malattie, prima non curabili. Proprio l’elevata attività di queste sostanze diventa un problema per la sicurezza degli addetti alla loro produzione e manipolazione. Le normali tecniche di contenimento, utilizzate nella produzione farmaceutica, non riescono a garantire i bassissimi livelli di esposizione che è necessario assicurare con questo tipo di prodotti. Anche le tecniche di monitoraggio devono essere messe a punto per raggiungere la sensibilità necessaria per questo tipo di controlli. Per questo il Gruppo di Studio Igiene Ambientale e Sicurezza dell’AFI, di concerto con Aschimfarma, ha voluto approfondire il problema per trovare idonee soluzioni tecnico-organizzative. Nella giornata di studio saranno presentati i risultati del lavoro svolto, spaziando dalle metodiche di valutazione del rischio, alla determinazione dei livelli di esposizione accettabili, dalle misure tecniche di contenimento alle specifiche metodiche di monitoraggio ambientale.
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